
La famiglia Steinmetz, arrivata a Brauneberg nel 1930, è una presenza storica nella Mosella centrale, una delle zone più rinomate per la produzione di Riesling. Nel 1950 Günther Steinmetz, dopo la morte del padre, decide di mantenere solo la cantina vinicola, concentrandosi sulla qualità dei vini. Su questa eredità si basa Stefan Steinmetz, nato nel 1978, che a 21 anni assume la guida dell’azienda, combinando la tradizione dello stile trocken con un approccio naturale alla viticoltura e alla vinificazione.
L’azienda oggi si estende su 13 ettari, suddivisi in 60 parcelle su versanti ripidi lavorati interamente a mano. Brauneberg è considerata il santuario del Riesling, con cru celebri come Brauneberg Juffer e Wehlen Sonnenuhr che si affacciano sulla Mosel, fiume simbolo della viticoltura tedesca. Fin dagli anni ’50, la produzione di Günther si è distinta per vini secchi o demi-sec, realizzati da uve maturate al punto giusto, contrastando la tendenza locale verso vini più dolci.
Le vendemmie tardive e i mosti freddi di novembre favoriscono fermentazioni spontanee molto lunghe che esaltano la longevità e l’essenza dei vini. La fermentazione malolattica è un passaggio fondamentale per la loro struttura. Per Stefan Steinmetz, la lettura del terroir è essenziale: lo scisto blu richiede affinamento in botte per esprimere austerità e tensione, mentre lo scisto grigio, più ricco e morbido, viene valorizzato dall’acciaio. La filosofia dell’azienda riflette l’idea che i vini non debbano piacere a tutti, ma debbano semplicemente essere autentici espressioni del loro territorio e stile.