Nato nella regione francese dell’Alsazia, il Crémant d’Alsace Rosé è uno spumante elegante prodotto con il metodo classico, lo stesso utilizzato per lo Champagne.
La differenza principale risiede nel terroir e nel vitigno: per la versione rosé si impiega esclusivamente il Pinot Noir, che dona struttura e aromi delicati.
La rifermentazione in bottiglia e un periodo di affinamento sui lieviti minimo di 12 mesi garantiscono finezza e persistenza delle bollicine.
Il Dolcetto è uno dei vitigni più radicati nel panorama piemontese. La sua coltivazione si concentra soprattutto nelle Langhe, nel Monferrato e nell’Ovadese. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, il vino Dolcetto è secco: il termine deriva dalla dolcezza dell’uva, non del vino finito. Le denominazioni più note sono Dolcetto di Dogliani, Dolcetto d’Alba e Dolcetto di Ovada, ciascuna con peculiarità legate a microclimi e suoli.
Nel cuore della Champagne, a Reims, nel 1851 nasce la maison Charles Heidsieck, fondata da uno dei più audaci imprenditori del settore vinicolo: Charles-Camille Heidsieck. Conosciuto come ‘Champagne Charlie’, fu uno dei primi a esportare Champagne negli Stati Uniti, costruendo una reputazione internazionale già nella seconda metà dell’Ottocento.
La sua visione fu quella di puntare su lunghi affinamenti in cantina, selezioni meticolose e un’identità stilistica che ancora oggi si riflette in ogni cuvée prodotta. Le crayères – antiche cave di gesso risalenti all’epoca romana – diventano l’emblema di questa maison, custodi di uno Champagne capace di evolvere nel tempo mantenendo eleganza e struttura.