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Nel panorama toscano, Bolgheri Superiore indica rossi strutturati con affinamento in legno e capacità evolutiva. Per chi gestisce una carta vini, significa proporre una denominazione riconosciuta dal mercato per coerenza stilistica e affidabilità a tavola. All’interno di questo contesto, Donna Olimpia 1898 firma Millepassi, una selezione di vigna che esprime il volto più ambizioso di Bolgheri.
Un calice di Bolgheri sa parlare al menu: frutto maturo, tannini cesellati e un allungo salino che invita al secondo sorso. Per un professionista della ristorazione o per un’enoteca, i vini Bolgheri DOC offrono riconoscibilità immediata e performance affidabili a tavola.
Quando un vino bianco riempie il palato senza perdere precisione, siamo davanti a un vino bianco strutturato: corpo percepibile, densità di estratto, persistenza lunga e capacità di affinare con profitto.
Per ristoranti ed enoteche, la struttura conta perché regge piatti gastronomici complessi (salse, cotture, grassezza). Nel catalogo Philarmonica, bianchi come il Bolgheri Bianco di Donna Olimpia 1898 o i Südtirol – Alto Adige di Winzerberg offrono esempi concreti per costruire abbinamenti professionali.
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