Tous les articles
1 80 →
Nella notte del 31 dicembre, lo spumante per Capodanno non è un semplice dettaglio: per ristoranti ed enoteche diventa uno dei cardini dell’esperienza offerta agli ospiti. Le bollicine per il cenone accompagnano i momenti più fotografati e condivisi della serata, dal brindisi di mezzanotte alle portate centrali del menu, e definiscono in modo concreto il posizionamento del locale.
Una selezione ben pensata di spumanti italiani e Champagne francesi comunica cura, competenza e attenzione al servizio, tre aspetti che il pubblico professionale riconosce e valuta. La presenza in carta di etichette di alto profilo, come quelle distribuite da Philarmonica, permette di proporre soluzioni diverse per ogni fascia di prezzo, mantenendo sempre una coerenza stilistica che rafforza l’identità del ristorante o dell’enoteca.
Nel momento in cui il locale si prepara alle settimane più intense dell’anno, distillati e liquori smettono di essere una semplice voce a fine carta e diventano uno strumento concreto per posizionare ristorante ed enoteca su un livello superiore. Una selezione ben curata di grappe e liquori al ristorante comunica attenzione al dettaglio e offre al cliente la sensazione di trovarsi in un luogo capace di accompagnarlo dall’aperitivo al dopocena.
L’esperienza costruita da Philarmonica con etichette di alto profilo, come gli Champagne Charles Heidsieck, dimostra quanto il racconto del prodotto, la coerenza della selezione e la cura nel servizio incidano sulla percezione complessiva dell’offerta. Applicare lo stesso approccio ai distillati significa trasformare la parte finale del menu in un capitolo redditizio e riconoscibile, capace di lasciare un’ultima impressione positiva proprio nel momento in cui l’ospite decide se tornare o meno in futuro.
Quando si parla di vini feste aziendali, ristoratori ed enoteche entrano in una logica diversa rispetto al semplice servizio al calice. Nei brindisi di Natale le bottiglie devono sostenere volumi più alti, gusti eterogenei e una forte componente di immagine: il vino diventa parte del messaggio che l’azienda vuole trasmettere a clienti, partner e collaboratori. Non basta quindi scegliere “un buon vino”, ma occorre lavorare con denominazioni affidabili, bollicine di qualità e referenze capaci di garantire ripetibilità del risultato tra una bottiglia e l’altra. Per le feste aziendali, inoltre, conta molto il formato: magnum e box multipli permettono di gestire meglio il servizio e facilitano il controllo dei costi. L’obiettivo dell’articolo è offrire una guida concreta ai vini feste aziendali più adatti ai brindisi di Natale, con una Top 5 pensata per il canale Ho.Re.Ca. e basata su etichette selezionate del portafoglio Philarmonica.
1 80 →