Charles Heidsieck: storia di un gentiluomo e del suo Champagne

Ricco, seducente, gourmand... lo Champagne Charles Heidsieck porta senza dubbio una firma inconfondibile che lo identifica al primo assaggio. Questa firma è quella di Charles-Camille, il fondatore della Maison. Qual è la storia di questo leggendario gentiluomo e del suo Champagne?

Charles-Camille Heidsieck e il suo Champagne
Charles-Camille Heidsieck e il suo Champagne: una firma inconfondibile

Come Charles-Camille diventa Charles: nascita di uno Champagne leggendario

Il nome degli Heidsieck eccheggia per la prima volta nella regione della Champagne per merito di Florens Louis Heidsieck, figlio di un pastore luterano della Vestfalia e trasferitosi in Francia. Nel 1785 fonda la Maison Heidsieck & Co., destinata a divenire protagonista di primo piano nell’universo dello Champagne. Senza discendenti diretti, Florens Louis chiede ai suoi nipoti di prendere in mano le redini della società. Charles-Henri Heidsieck risponde all’appello e arriva in Francia, dove ben presto inizia però a dedicarsi al commercio di vino e di tessuti della famiglia della moglie.

Charles-Henri e la moglie hanno un figlio, Charles-Camille, nato nel 1822: rimasto orfano di padre a soli due anni, cresce circondato dall’amore della madre e delle sue sorelle.

Charles-Camille si dimostra ben presto degno dello spirito familiare: sin dagli anni della formazione si appassiona al mondo degli affari e in Germania viene accolto da uno zio per completare gli studi di commercio.

Charles-Camille Heidsieck diventerà negli anni noto semplicemente come "Charles"
Charles-Camille Heidsieck diventerà negli anni noto semplicemente come “Charles”

Malgrado la docilità e la raffinatezza degne di un gentiluomo, Charles non ama farsi trovare dove lo si attende. Mentre sua madre moltiplica i richiami all’ordine perché vorrebbe vederlo prendere il posto che gli spetta nel commercio familiare dello Champagne, Charles-Camille subisce il potente fascino dell’avventura, alla scoperta di paesaggi da sogno e di terre sconosciute.

Dopo essersi fatto le ossa per qualche tempo nell’attività di uno degli zii paterni, nel 1851, all’età di soli 29 anni fonda una sua Maison de Champagne, dove produrre un vino rappresentativo della sua personalità e del suo gusto, al punto da portare persino il suo nome di battesimo.

Charles - visionario e innovatore - è a pieno diritto un uomo del suo tempo. Il XIX secolo è l’epoca delle grandi scoperte, delle invenzioni e del progresso. Le grandi Esposizioni Universali, in primis quella di Parigi che vede il sorgere della Tour Eiffel, sono il simbolo della modernità e di un’epoca in pieno fermento, in cui le ambizioni di Charles risuonano e trovano terreno fertile.

Il XIX secolo e il suo fermento sono il terreno ideale per le ambizioni di Charles
Il XIX secolo e il suo fermento sono il terreno ideale per le ambizioni di Charles

Con la sicurezza di chi è guidato da una chiara visione, Charles non comprerà mai delle terre: le vigne devono rimanere nelle mani dei viticoltori e del loro savoir-faire. In compenso, dimostrando grande lungimiranza, Charles investe - primo in assoluto - nell’acquisto di crayères risalenti al II secolo: un labirinto di nicchie e gallerie sotterranee ideali per far affinare i vini. Soltanto altre quattro Maison avranno l’audacia di compiere la stessa scelta.

Sicuro della qualità del suo champagne, poliglotta e cosmopolita, Charles compie i suoi primi viaggi per promuovere il marchio e sistemare i suoi rappresentanti. Le Esposizioni Universali gli offrono l’occasione d’oro che aspettava da tempo. Nel 1855 si reca alla prima Esposizione Universale di Parigi, poi a Bordeaux nel 1859 dove viene premiato con la medaglia d’oro.

Come Charles parte alla conquista del Nuovo Mondo e diventa Champagne Charlie

Il Nuovo Mondo, teatro di leggende e di storie intriganti, è ancora un mistero per gli europei quando Charles vi vede una formidabile opportunità. Se la maggior parte dei suoi contemporanei teme ancora l’instabilità di un luogo sconosciuto, lui la considera la terra vergine che ha sempre sognato. Fedele al suo spirito avventuriero e cosmopolita, nel 1852 Charles è il primissimo imprenditore della Champagne a intraprendere il viaggio negli Stati Uniti, che farà ancora a quattro riprese (i tre viaggi successivi saranno nel 1857, 1859 e 1861).

Charles Heidsieck è il primissimo imprenditore della Champagne a tentare il successo in America
Charles Heidsieck è il primissimo imprenditore della Champagne a tentare il successo in America

Partendo da zero il successo aldilà dell’Atlantico non è cosa facile: un nuovo mondo è una terra che va conquistata. Charles a proposito di questo periodo scrive: “Tutta la giornata a correre in una città immensa, vedendo molte volte le stesse persone, subendo presentazioni a non finire, provando a non dimenticare nessuno, facendo attenzione a non fare passi falsi, tornando a casa con la schiena rotta per cambiarsi in fretta e per andare a cena in città, senza rifiutare mai nulla”.

Charles partecipa a tutte le serate mondane alle quali sa sapientemente farsi notare. Dietro la sua maschera di dandy edonista e distaccato c’è uno spirito molto realista, che è consapevole che la posta in gioco dei viaggi negli Stati Uniti è prima di tutto salvare la Maison Charles Heidsieck dalla crisi che tocca tutte le società della Champagne.

Nel Nord degli Stati Uniti Charles diventa un vero e proprio fenomeno, un celebre champenois i cui fatti e le cui gesta sono scrutati dai giornalisti; nel Sud viene accolto come uno di loro. Ovunque vada Charles è ormai un’icona, un ambasciatore dello Champagne e della Francia, a tal punto che per ordinare il suo vino si domanda semplicemente una bottiglia di Charles. Charles si guadagna il soprannome di Champagne Charlie.

Negli Stati Uniti Charles e le sue gesta attirano anche la curiosità della stampa
Negli Stati Uniti Charles e le sue gesta attirano anche la curiosità della stampa

Un tale successo porta con sé, come spesso accade, un prezzo da pagare e Charles paga in prima persona il fatto di essere il beniamino delle riunioni mondane e politiche: nel corso del suo quarto viaggio negli Stati Uniti viene imprigionato con l’accusa di essere al soldo dei Seccessionisti e di fare da spia per conto di Napoleone III. Charles viene infine liberato nel 1862 dal Presidente Lincoln in persona, ma solo dopo aver ripetutamente reclamato la sua libertà con lettere pubbliche ed essere stato al centro di un vero e proprio incidente diplomatico tra Francia e Stati Uniti.

I soggiorni negli Stati Uniti di Charles hanno forgiato le basi della storia della Maison. Anche i discendenti continueranno questa tradizione di viaggi, arricchendo la storia di questo Champagne di racconti e leggende dai protagonisti avventurosi, sempre pronti al rischio e assolutamente fuori dal comune.

Charles Heidsieck: uno champagne regale e cosmopolita

Al trionfo alle Esposizioni Universali di Parigi (1855) e di Bordeaux (1859) seguono una serie di premi e riconoscimenti; in men che non si dica i monarchi più importanti iniziano a prediligere Charles Heidsieck tra tutti gli Champagne.

Napoleone III accetta che Charles inserisca sull’etichetta una medaglia con il profilo imperiale; lo Zar e San Pietroburgo si affidano a Charles fino al loro ultimo ordine nel 1917. Charles diventa inoltre fornitore brevettato di Sua Maestà il Re di Svezia e di Norvegia e di Sua Altezza Reale il Granduca di Weimar. Nel 1897 firma la menzione by Royal Warrant to H.M. King Edward VII.

All’inizio del XX secolo Charles Heidsieck è lo Champagne ufficiale delle Corti di Svezia, Inghilterra, Paesi Bassi, Portogallo, Baviera, Prussia, Saxe-Weimar, Spagna, Lussemburgo, Austria.

Nel 1977 la Maison Charles Heidsieck produce una cuvée speciale per il 25esimo anno di regno della Regina Elisabetta II e nel 1981 la Royal Wedding Cuvée è proposta in occasione del matrimonio tra il Principe Carlo e Lady Diana.

Charles Heidsieck diventa lo Champagne per eccellenza delle monarchie
Charles Heidsieck diventa lo Champagne per eccellenza delle monarchie

Dal 1866 l’etichetta di Charles porta la menzione di Champagne cosmopolita, dovuta tanto al suo formidabile successo internazionale quanto al profilo del suo fondatore, giramondo instancabile.

A partire dal 1883 Charles è distribuito anche a Melbourne, San Francisco e Calcutta e dal 1895 arrivano ordini da Bilbao, Cape Town, Shanghai, Montevideo, Rangoon, San Salvador e Bakou.

Nel 1928 Charles ha conquistato il pianeta intero. Personalità eminenti lo prediligono e gli rendono omaggio: nel 1962 Yvonne de Gaulle battezza il transatlantico Le France con una bottiglia di Charles Heidsieck; Eisenhower riceve la Regina d’Inghilterra offrendole uno Charles Heidsieck del 1949; Churchill è accolto a New York durante la sua tournée per la Vittoria con un Brut del 1937; l’Eliseo lo offre ai suoi ospiti.

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