Alle pendici del vulcano attivo più alto d’Europa si estende uno dei territori viticoli più straordinari d’Italia: l’Etna DOC. Qui, a un’altitudine che può superare i 1.000 metri sul livello del mare, si coltivano uve su terreni di origine lavica, ricchi di minerali e con forti escursioni termiche.
Il 25 aprile non è soltanto un giorno di festa: è un’occasione per commemorare la liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista.
È una data carica di significato che ogni anno richiama l’attenzione sulla libertà conquistata e sull’identità italiana.
Nell’ambito della ristorazione, rappresenta anche una giornata di forte carico simbolico, perfetta per creare esperienze che coniughino memoria e convivialità.
Organizzare pranzi tematici o cene celebrative in questa data non è solo un gesto commerciale: è un modo per valorizzare i prodotti del territorio, raccontare una storia e rafforzare il legame con la clientela.
In questo contesto, il vino – e in particolare un Chianti Classico Riserva – diventa un vero alleato del racconto.
Nel cuore della Borgogna settentrionale, Chablis è una delle denominazioni più apprezzate dai professionisti della ristorazione. Il segreto? Un terroir unico, con suoli calcarei di origine Kimmeridgiana, che regalano ai vini una firma minerale inconfondibile. Lo Chablis vino si distingue per la sua precisione gustativa e la capacità di esprimere fedelmente la propria origine geografica.