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Vini feste aziendali: la Top 5 da proporre per i brindisi di Natale

Come selezionare vini per feste aziendali in modo professionale

Perché i vini per feste aziendali richiedono criteri diversi rispetto a un normale servizio al calice

Quando si parla di vini feste aziendali, ristoratori ed enoteche entrano in una logica diversa rispetto al semplice servizio al calice. Nei brindisi di Natale le bottiglie devono sostenere volumi più alti, gusti eterogenei e una forte componente di immagine: il vino diventa parte del messaggio che l’azienda vuole trasmettere a clienti, partner e collaboratori. Non basta quindi scegliere “un buon vino”, ma occorre lavorare con denominazioni affidabili, bollicine di qualità e referenze capaci di garantire ripetibilità del risultato tra una bottiglia e l’altra. Per le feste aziendali, inoltre, conta molto il formato: magnum e box multipli permettono di gestire meglio il servizio e facilitano il controllo dei costi. L’obiettivo dell’articolo è offrire una guida concreta ai vini feste aziendali più adatti ai brindisi di Natale, con una Top 5 pensata per il canale Ho.Re.Ca. e basata su etichette selezionate del portafoglio Philarmonica.

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Vini francesi: grandi etichette per il Capodanno in ristorazione

Vini francesi e Capodanno: perché fanno la differenza nella ristorazione B2B

Quando si avvicina il Capodanno, i vini francesi diventano uno degli strumenti più efficaci per valorizzare il lavoro di sala e di cucina. In carta vini, nomi come Champagne e Borgogna trasmettono immediatamente un’idea di cura e selezione attenta, elementi che i clienti cercano quando scelgono dove festeggiare. Per un ristorante o un’enoteca con mescita, inserire vini francesi mirati significa costruire una proposta che unisce riconoscibilità e contenuto, utile sia per i menu degustazione sia per le cene alla carta. La presenza di grandi Maison e di territori iconici permette di proporre percorsi completi, dall’aperitivo al brindisi di mezzanotte, mantenendo coerenza stilistica e margini adeguati. In questo contesto, il catalogo Philarmonica offre una base solida di Champagne e altri vini francesi pensati specificamente per il canale professionale, con referenze che semplificano il lavoro del sommelier e del buyer.

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Vino magnum: come differenziare la carta vini con formati alternativi

Vino magnum e vino formato speciale: perché contano per ristoranti ed enoteche

Aprire un vino magnum in sala significa creare un momento di attenzione immediata: la bottiglia entra in scena, cattura lo sguardo e dà il tono alla serata. Per chi gestisce ristoranti ed enoteche, il vino magnum non è solo un formato scenografico, ma uno strumento concreto per differenziare la carta vini e dare più valore a ogni coperto. Con 1,5 litri di capacità, una bottiglia magnum consente di servire più calici in modo uniforme, ottimizzando il servizio e rendendo più facile proporre percorsi di degustazione condivisi. Accanto alle etichette in formato standard, inserire vino formato speciale – magnum e mezze bottiglie – permette di parlare a pubblici diversi: gruppi, coppie che vogliono limitare il consumo, tavoli che cercano un’esperienza di alto profilo. In questo contesto, una selezione mirata dal catalogo Philarmonica aiuta a costruire una carta vini distintiva, pensata per chi lavora ogni giorno in sala.

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